- Fuori dal sistema: minori e neomaggiorenni stranieri privi di tutele nei centri della Sicilia orientale
- La Fortezza Europa dichiara guerra ai migranti, tra repressione e controllo dei salvataggi, respingimenti in mare e accoglienza armata
- Disorganizzazione, prassi illegittime e violazioni dei diritti: le falle di un sistema che accoglie ancora “in emergenza”
- News - Migranti, racconto dall’inferno libico: “Venduti come schiavi, picchiati e poi costretti ad imbarcarci”
- Info e contatti
FUORI
DAL SISTEMA: MINORI E NEOMAGGIORENNI STRANIERI PRIVI DI TUTELE NEI CENTRI DELLA
SICILIA ORIENTALE
Le condizioni in cui i minori stranieri
arrivano e vengono accolti in Sicilia risultano sempre più drammatiche e
disumane: risale a metà luglio il trattenimento prolungato – e illegittimo - di
un numeroso gruppo di minori eritrei alloggiati nell’hotspot di Pozzallo per
più di una settimana. Molti altri arrivati nei centri di prima accoglienza in
prossimità del compimento dei 18 anni sono stati fortemente ostacolati
nell’avviare la procedura di richiesta dei documenti come minorenni. Adulti
e minori vengono poi trattenuti per giorni, in promiscuità, nella tendopoli del
porto ad Augusta, nonostante la temperatura prossima ai 40 gradi e la totale
inadeguatezza della struttura.
LA
FORTEZZA EUROPA DICHIARA GUERRA AI MIGRANTI, TRA REPRESSIONE DEI SALVATAGGI, RESPINGIMENTI
IN MARE E ACCOGLIENZA ARMATA
Mentre il mare continua incessantemente ad
inghiottire vite di innocenti, il governo italiano si preoccupa di elaborare un
codice di condotta per le ONG impegnate nel Mediterraneo. 11 punti che cercano
di ricondurre le attività di salvataggio in mare ad azioni strettamente
sorvegliate e di assimilarle a quelle condotte dalle navi militari, imponendo
la presenza di personale armato a bordo. Intanto la Guardia costiera libica
effettua respingimenti in mare, ricacciando indietro le persone, nell’inferno
dei lager libici da cui erano riuscite a fuggire. E per chi riesce ad arrivare
in Italia, l’accoglienza è “armata”: nei porti, le procedure di
identificazione, anche forzata, e di selezione, prevalgono sulle esigenze di
soccorso e assistenza a chi arriva stremato dai pericoli e dalle fatiche del
viaggio attraverso il Mediterraneo.
DISORGANIZZAZIONE,
PRASSI ILLEGITTIME E VIOLAZIONI DEI DIRITTI: LE FALLE DI UN SISTEMA CHE
ACCOGLIE ANCORA “IN EMERGENZA”
Nel
centro di accoglienza straordinario di Rosolini (SR), la cui capienza massima è
di 90 posti, vivono attualmente 200 persone. Oltre alla insostenibile
situazione di sovraffollamento, a rendere difficile la sopravvivenza nel centro
sono alcune prassi illegittime che vengono sistematicamente attuate a danno dei
migranti lì trattenuti, tra cui il divieto di spostarsi in autonomia e una
forte limitazione della libertà di circolazione. Ma sistematiche violazioni dei
diritti, disservizi e assenza di tutele – che non risparmiano neanche i minori,
le vittime di tratta e i soggetti vulnerabili gravi - sono all’ordine del
giorno anche nell’hotspot di Lampedusa e nei centri dell’agrigentino, del
trapanese e del palermitano.
NEWS:
MIGRANTI, RACCONTO DALL’INFERNO LIBICO: “VENDUTI COME SCHIAVI, PICCHIATI E POI
COSTRETTI AD IMBARCARCI”
Nel
video di Fabio Butera e Filippo Marranconi, tre ragazzi africani, incontrati
nell’ambito del progetto #OpenEuropedi Oxfam Italia, Borderline Sicilia Onlus e
Diaconia Valdese, raccontano i lunghi mesi di violenze e abusi di cui sono
stati vittime in Libia, prima della partenza coatta per l’Italia.
INFO
E CONTATTI
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