L'appuntamento è per domani, sabato 22 luglio, ore 10:00, al porto di Catania, a fianco del varco 08.
Illustrazione di Guglielmo Manenti |
Nei prossimi giorni è previsto l'arrivo al porto di Catania della nave C-Star, imbarcazione noleggiata dal gruppo dichiaratamente razzista e xenofobo “Generazione Identitaria” per respingere, attraverso azioni paramilitari, i migranti che tentano di attraversare il mar Mediterraneo, intralciando così i preziosi salvataggi delle ONG delle navi umanitarie, sempre più criminalizzate.
La sosta nel porto di Catania o in altri porti siciliani sarebbe funzionale all'imbarco delle provviste necessarie alla “missione” e di “volontari” arruolati nell'operazione paramilitare.
Dalla fine dell’anno scorso l’agenzia Frontex e certi “servizi segreti” dei governi europei diffondono infamanti accuse di collusione tra i trafficanti e le ONG delle navi umanitarie; purtroppo buona parte dei mezzi di comunicazione, anziché verificare l’attendibilità delle fonti e dei fatti, hanno amplificato il clima d’intolleranza verso i soccorsi in mare, inasprendo i deliri xenofobi di forze politiche apertamente razziste, nonostante la “istigazione all'odio razziale” sia un reato perseguibile in base alla legge Mancino (n.205 del ’93).
Illustrazione di Guglielmo Manenti |
Le navi umanitarie sempre più spesso sono testimoni di veri e propri sequestri di persona in acque internazionali, operati dalle navi della guardia costiera libica. Ogni intervento dei libici, per bloccare i gommoni in fuga, è segnato da una lista infinita di morti e dispersi senza nome.
Prima e dopo i respingimenti in Libia i/le migranti subiscono ogni genere di violenze, torture e stupri.
Esprimiamo la nostra solidarietà alle ONG delle navi umanitarie, a cui riconosciamo il merito non solo di salvare concretamente migliaia di vite umane, ma anche di costituire una testimonianza insostituibile di quello che accade quotidianamente nel Canale di Sicilia e sulle coste libiche, proprio quando i governi europei finanziano ed armano la guardia costiera libica per impedire le partenze dei migranti e Frontex sta progressivamente riducendo gli interventi di ricerca e soccorso perché considera prioritario bloccare militarmente le partenze e blindare i confini.
La “missione” di Generazione Identitaria chiude il cerchio di un crescente clima di criminalizzazione delle realtà solidali, da Catania a Ventimiglia, dalla Grecia a Calais.