venerdì 18 novembre 2016

Newsletter SICILIAMIGRANTI - Ottobre 2016

● Commemorare le vittime, escludere i sopravvissuti: le lacrime di coccodrillo della Fortezza Europa
● Sicilia. L'accoglienza improvvisata che produce trattamenti disumani e prassi illegittime
● Coste militarizzate e frontiere invisibili, strumenti di morte di un'Europa che volta le spalle ai migranti
● News ed eventi
Info e contatti


COMMEMORARE LE VITTIME, ESCLUDERE I SOPRAVVISSUTI: LE LACRIME DI COCCODRILLO DELLA FORTEZZA EUROPA

Il 3 ottobre 2013 un peschereccio partito dalla Libia prende fuoco a causa di una perdita di gasolio e poi affonda al largo di Lampedusa. La conta delle vittime è impressionante: 368 morti – tra bambini, donne e uomini – e 20 dispersi. A distanza di tre anni, mentre si celebra la “Giornata nazionale per le vittime dell'immigrazione”, il Collettivo Askavusa diffonde un approfondito documento di analisi su quel naufragio, puntando il dito su aspetti che non trovano spazio nei discorsi delle commemorazioni, come il ritardo nei soccorsi e le normative europee che tengono chiuse le frontiere.


Nei discorsi ufficiali delle cerimonie del 3 ottobre non c'è spazio neppure per le centinaia di migranti che continuano a morire, numerosissimi, in mare, o che, quando arrivano incolumi, finiscono con l'essere rimpatriati o confinati negli hotspot, dove languiscono ben oltre i tempi di permanenza previsti per queste strutture, anche quando si tratti di minori non accompagnati o altri soggetti vulnerabili.




A riprova del fatto che la memoria delle stragi non riesce ad essere maestra di buona accoglienza per un'Europa che non vuole apprendere lezioni preziose dagli errori passati, concorre il fatto che, a livello istituzionale manca tutt'ora una seria riflessione sulla possibilità di aprire corridoi umanitari che consentano ai migranti di viaggiare in modo legale e sicuro.




SICILIA. L'ACCOGLIENZA IMPROVVISATA CHE PRODUCE TRATTAMENTI DISUMANI E PRASSI ILLEGITTIME

Il fallimento dell'approccio hotspot e delle pratiche di relocation si ripercuote con tutta la sua brutale evidenza sul sistema di accoglienza siciliano, inadatto a gestire gli arrivi sempre più numerosi sulle coste dell'Isola. Le inefficienze si manifestano già a partire dalla gestione degli sbarchi, la cui durata è spesso estenuante per chi è già provato dalle fatiche e dai pericoli di un lungo viaggio attraverso il deserto e il mare.


Ma le difficoltà ad accogliere esplodono soprattutto dentro i centri di accoglienza, dove i migranti sono costretti a rimanere, anche per mesi, in condizioni di sovraffollamento, promiscuità ed esclusione sociale, da cui spesso scaturiscono proteste e allontanamenti spontanei che creano nuovi invisibili.


Particolarmente critica è la situazione che vivono molti minori nelle comunità alloggio, dove i giovani migranti vivono nell'indifferenza degli enti gestori e nella mancanza sistematica di figure professionali a cui fare riferimento. Perciò da queste strutture si preferisce fuggire, rischiando così di finire nelle maglie della criminalità o del caporalato.





COSTE MILITARIZZATE E FRONTIERE INVISIBILI, STRUMENTI DI MORTE DI UN'EUROPA CHE VOLTA LE SPALLE AI MIGRANTI

La notte del 21 ottobre la Guardia Costiera libica attacca la nave Sea-Watch 2, della ONG tedesca Sea-Watch, durante le operazioni di salvataggio di un gommone in difficoltà con 150 persone a bordo. In seguito al violento intervento dei militari libici, molti profughi, colpiti con i bastoni, cadono in mare e annegano.



Intanto l'Europa si dota di una polizia frontiera e incrementa i finanziamenti a Frontex, mentre l'Italia stringe accordi con il Sudan del sanguinoso Al Bashir per l'esecuzione dei rimpatri forzati verso un Paese in cui persecuzioni, repressioni e abusi attendono di nuovo coloro che ne fuggivano in cerca di un futuro migliore.


E poi c'è il muro invisibile della discriminazione e dell'indifferenza, che blocca impietosamente il passo ai migranti, invalicabile come un muro fisico, anche quando si tratti di ricevere semplici risposte su come inviare una richiesta di rilascio del permesso di soggiorno.




NEWS ED EVENTI

Melting Pot Europa presenta la campagna #overthefortress, un viaggio di due mesi dalla Sicilia a Roma, dentro e oltre la rotta del Mediterraneo centrale, per un’azione di inchiesta e comunicazione indipendente al fianco dei migranti e delle realtà locali, diretta a mettere in discussione luoghi comuni e narrazione dominante, e fare spazio alle politiche di buona accoglienza, solidarietà e impegno civile.



INFO E CONTATTI

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