lunedì 16 giugno 2014

Migranti arrivano direttamente a Lampedusa

Sono 315 i migranti somali ed eritrei, di cui 10 bambini, arrivati al molo di Lampedusa questa notte. Il barcone non è stato intercettato né dalle navi di Mare Nostrum né dalla guardia costiera. Secondo le testimonianze vi era anche un secondo barcone davanti a loro. I migranti arrivati sull'isola sono stati portati al molo Favarolo in attesa del traghetto per il trasferimento a Porto Empedocle. Anche questa volta le navi di Mare Nostrum sembrano sparite, a conferma del fatto che l'operazione militare ha modificato il suo raggio d'azione (spostandosi più a nord est) e le sue modalità operative.Dopo un intero inverno di conclamati salvataggi, Mare Nostrum sembra da giorni bloccata all'interno del dibattito sulle responsabilità politiche e finanziare dell'Europa.
Le parole di Alfano sembrano avere i suoi effetti "Mare nostrum non può essere italiana e basta", "o l'Europa prende in mano la questione della frontiera mediterranea oppure l'Italia la lascerà nelle mani dell'Europa".
Ciò di cui ancora non si sente mai parlare con toni così accesi è invece la possibilità di canali umanitari o il diritto di viaggiare in sicurezza. Se non ci fossero persone costrette ad attraversare illegalmente il mare per necessità, non ci sarebbe bisogno di un'operazione umanitaria-militare che dispiega così tante forze e risorse. Ma forse il punto è proprio questo.

Marzia Trovato
Borderline Sicilia


Oltre 300 migranti sbarcati a Lampedusa. Altri 1.300 soccorsi in mare
adnkronos - Sono giunti a Lampedusa quasi da soli, nel freddo della notte: 315 migranti, secondo gli ultimi conteggi, sono arrivati alle 2 al porto di Lampedusa. A bordo del barcone, salpato probabilmente dalle coste libiche, molte donne e più di 20 bambini. Nell’isola maggiore delle Pelagie sono stati accolti dai volontari di Caritas Migrantes e ‘Mediterranean Hop’ (MH), un osservatorio sull’immigrazione della federazione delle Chiese evangeliche, che opera a Lampedusa anche con interventi di solidarietà attiva.

Le condizioni di salute dei migranti, subsahariani, erano buone. Sono stati rifocillati con acqua e generi alimentari. Il viaggio sulla nave da pesca che li ha portati sulle coste italiane - hanno raccontato ai volontari che li hanno soccorsi - è stato duro.

Da mesi il Centro d’accoglienza di Lampedusa è chiuso per la ristrutturazione dell’edificio, gravemente danneggiato da un incendio doloso appiccato nel settembre 2011 da un gruppo di tunisini che non volevano essere rimpatriati. Sempre nella notte sono stati soccorsi altri 1.300 migranti nel Canale di Sicilia, e trasbordati su tre navi militari.

A Palermo, intanto, dove domenica sono arrivati centinaia di migranti le chiese sono state trasformate in veri e propri centri di accoglienza. La Caritas si è mobilitata per sistemare buona parte dei profughi. Oltre cinquecento sono stati sistemati nella chiesa sconsacrata di San Carlo in via Garibaldi, nella chiesa di Falsomiele San Giovanni Maria Vianney e altri nella chiesa di San Gaetano a Brancacci, la chiesa di don Pino Puglisi, il parroco ucciso dalla mafia nel 1993. Domenica il responsabile Caritas, don Mattaliano, ha lanciato un appello ai cittadini: “Servono vestiti, scarpe per i profughi arrivati e noi non abbiamo più nulla da dare per aiutarli a vestirsi”. Una trentina di migranti sono stati ricoverati negli ospedali cittadini, tra cui alcuni bambini.

Domenica a Palermo sono giunti anche i dieci corpi delle vittime del naufragio al largo delle coste libiche. “Faremo tutti gli accertamenti per cercare di fare luce sul naufragio in acque internazionali costato la vita a dieci profughi”, ha detto all’Adnkronos il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, parlando del fascicolo d’indagine aperto sulla vicenda.

Salvini e Alfano si incontrano a Pozzallo - “La responsabilità morale di tutto quello che avviene, anche in mare, sull’immigrazione è di Matteo Renzi. Qui il turismo è al collasso e la colpa è sempre di Renzi, che parla di tutto e dappertutto, ma non dice nulla sull’immigrazione e non è mai venuto qui”, attacca il segretario della Lega Matteo Salvini durante una manifestazione a Pozzallo, nel ragusano. Il leader del Carroccio chiede anche che l’operazione Mare Nostrum sia “immediatamente sospesa” e che “le navi della marina militare tornino a difendere i confini della nostra nazione. È inutile continuare a chiamare in soccorso l’Europa perché questa se ne frega”.

Per il governo risponde il ministro dell’Interno Angelino Alfano anche lui nella cittadina siciliana. “Il presidente Matteo Renzi anche stamattina ha avuto un contatto telefonico con il presidente Barroso” sul tema dell’immigrazione, dice il ministro. “Il premier - spiega - sarà determinante al prossimo consiglio di capi di Stato e di governo. Il nostro obiettivo è realizzare una grande azione che permetta all’Italia di avere risposta: o l’Europa si fa carico di presidiare le frontiere del Mediterraneo o noi non continueremo a farlo da soli”.

“Il Governo - annuncia - non lascerà soli i Comuni in prima linea nell’affrontare l’emergenza sbarchi che dovranno avere un ristoro con misure compensative perché il loro sacrificio non è stato vano”. Quanto alla salute dei migranti, spiega, “c’è una task force istituita dal ministro Lorenzin che segue con attenzione e monitora tutti i casi di malattia”. Quindi l’invito ai media: “Il mondo dell’informazione non faccia cattiva pubblicità di questi luoghi che sono bellissimi e che vivono di turismo”.

Al suo arrivo a Pozzallo, Alfano ha incontrato brevemente Salvini: “Si è innamorato della Sicilia. Dopo decenni anche la Lega ha capito che la Sicilia è da amare. Ho promesso un caffè a Salvini ed essendo siciliano lo pago io per lo ius soli”. “Il caffè lo paga Renzi...”, la risposta ironica del leader della Lega.