Sono ripresi i trasferimenti, che hanno interessato adulti e nuclei familiari, trasferiti principalmente via aereo negli ultimi tre giorni, nonché minori non accompagnati, trasferiti l’altro ieri via mare non senza alcune difficoltà; per un paio di essi, infatti, è stato necessario ricorrere alla radiografia del polso per cercare di stabilire la corrispondenza con l’età dichiarata. La loro destinazione sarebbe, fanno sapere le Organizzazioni di Praesidium, ancora Caltagirone.
Il mare intorno a Lampedusa continua a restituire i corpi dei migranti. Venerdì scorso, infatti, tre cadaveri sono stati ritrovati e trasportati sull’isola. Soltanto uno apparterrebbe alle vittime del barcone naufragato il 3 ottobre scorso. L’evento ha richiesto l’intervento dei medici del poliambulatorio, impegnati nelle ispezioni cadaveriche, e delle istituzioni locali, chiamate a decidere sull’eventuale riapertura dell’hangar aeroportuale. Il sindaco Giusi Nicolini ha inoltre espresso non poca amarezza per la decisione di celebrare le commemorazioni, a sepoltura già avvenuta, nel molo di San Leone ad Agrigento e non sull’isola di Lampedusa, la cui comunità, coinvolta direttamente dall’evento, ha dato grande prova di umanità e solidarietà.
Continua la cooperazione tra Borderline Sicilia e
le altre organizzazioni presenti sull’isola, nell’impegno di far ricongiungere
i parenti dei migranti trasferiti in elisoccorso e dei superstiti siriani
trasferiti a Malta.
Nessuno sbarco ha interessato l’isola in questi ultimi giorni; lo scirocco e il levante, che hanno preso il posto del maestrale, soffiano infatti a 14 nodi, rendendo rischiosa la traversata. E, verosimilmente, la missione Mare Nostrum comincia a produrre i primi risultati.
Nessuno sbarco ha interessato l’isola in questi ultimi giorni; lo scirocco e il levante, che hanno preso il posto del maestrale, soffiano infatti a 14 nodi, rendendo rischiosa la traversata. E, verosimilmente, la missione Mare Nostrum comincia a produrre i primi risultati.
La Redazione di Borderline Sicilia Onlus