martedì 18 dicembre 2012

Report dal CARA di Mineo

Si è da poco concluso l'incontro interetnico di fronte al megaCara di Mineo. L'inizio dell'incontro non è stato incoraggiante a causa dell'ipermilitarizzazione dell'ingresso (alcuni cellulari di Carabinieri e Polizia, numerosi macchine e decine di militari) causato dall'ennesima protesta di ieri mattina, che ha visto protagonisti alcune decine di richiedenti asilo etiopi, esausti per l'incertezza dei tempi nell'esame delle loro domande.
Numerose decine di migranti hanno partecipato, nonostante il freddo e l'incessante pioggia, alla performance musicale di alcuni percussionisti senegalesi; si è tenuto dopo un incontro con interventi delle associazioni promotrici ed alcuni migranti; non ci aspettavamo una massiccia partecipazione, visto il clima teso che sempre ha fatto seguito a una rivolta (ben otto dall'apertura del centro). La situazione non è affatto pacificata, nonostante i gestori del Cara vogliano farla apparire paradisiaca, rendendo noto inoltre che all'interno vi sarebbero oltre 2700 migranti, a fronte di una capienza massima di 1800/1900 posti (oltre il 40% in più).
Molto più grave l'assenza dei media (con l'eccezione di alcuni mediattivisti locali); oramai i riflettori da quasi un anno i riflettori si sono spenti sul Cara di Mineo, per non disturbare la regia di questo disumano laboratorio di segregazione dei richiedenti asilo. Chi vuole fare informazione dovrebbe sentirsi in dovere quantomeno di ascoltare il parere e conoscere i problemi di chi vive in prima persona le tragedia della fuga dal proprio paese, delle drammatiche traversate (evitando i respingimenti nel Mediterraneo) e della pseudo-accoglienza, quando si riescono ad evitare le deportazioni, sempre più frequenti dopo i vergognosi accordi di riammissione; invece si preferisce, quando è indispensabile dire qualcosa sul Cara, condividere acriticamente la versione ufficiale di chi fa businnes sulla pelle dei migranti.
Nelle prossime settimane ci si adopererà per far prendere corpo una proposta alternativa al Cara della vergogna, costruendo e moltiplicando progetti SPRAR nei paesi limitrofi

Rete Antirazzista Catanese


                    Il video della giornata contro il razzismo davanti al CARA di Mineo