sabato 6 maggio 2017

Comincio ad avere paura per i miei figli

Il decreto Minniti-Orlando, ormai convertito in legge, è entrato prepotentemente nel vivo in questi giorni con i rastrellamenti in tutta Italia, con i respingimenti delle questure e le deportazioni dagli hotspot. Lo stile è quello fascista, anche se a firmare la legge sono due esponenti politici che in teoria dovrebbero combatterlo il fascismo. Le azioni di questo governo danno linfa vitale alle spinte xenofobe quotidiane, alle violenze ai migranti che sono in costante aumento, come in aumento sono le azioni securitarie plateali che il governo guarda con favore.

Lampedusa: 40 nigeriani vengono fatti salire su un volo Meridiana per essere rimpatriati


Assistiamo alla violenta repressione di ogni forma di dissenso, ed all’inerzia nei confronti di che predica odio e razzismo. C’è qualcosa che non mi quadra, e questo mi spaventa soprattutto pensando ai miei figli, ai tanti bambini che stanno crescendo in un’Europa dove sta tornando così prepotentemente il fascismo.

In questo clima di preoccupazione passano inosservate le deportazioni che avvengono puntualmente, almeno una volta al mese, da Lampedusa. Anche l’altro ieri un aereo charter della compagnia Meridiana, ha imbarcato 40 nigeriani per fare tappa a Palermo o Catania per poi arrivare a Roma con destinazione finale Lagos.  Pare che poi due di loro siano stati riportati indietro e trasferiti a Villa Sikania, forse perché non c’erano abbastanza posti sull’aereo. Saranno quindi 38 le persone che al loro ritorno rimarranno escluse dalla società nigeriana perché hanno abbandonato il proprio paese, e saranno rifiutate dalla famiglia che non vuole più contatti con una persona che ha sperperato invano il denaro, oltre il rischio di finire in prigione.  

Più volte diverse persone ci hanno detto che ad un eventuale ritorno preferirebbero la morte: almeno sarebbero stati ricordati come coloro i quali hanno sfidato tutto pur di cercare un futuro migliore per sé e per i propri cari. Ci chiediamo se queste persone abbiano avuto accesso alle informazioni sulla protezione internazionale e al contatto con gli enti di tutela all’interno dell’hotspot. Ci chiediamo se per l’Unhcr e l’Oim queste operazioni siano legittime. Appare chiaro ed evidente che si tratta di espulsioni collettive di potenziali richiedenti asilo, ammanettati e scortati da agenti come criminali. Tutto in aperta violazione di leggi e convenzioni internazionali che l’Italia è obbligata a rispettare.



È diventata ormai una prassi quella di effettuare ogni mese una deportazione di nigeriani  da Lampedusa, mentre più frequentemente avvengono quelle dei tunisini da Palermo.  E sempre più frequenti sono anche  i respingimenti di cittadini gambiani. L’impegno del governo italiano è rivolto alla ricerca di accordi con i paesi africani, non importa se dittatoriali, corrotti e privi del rispetto per i diritti delle persone.

Lampedusa è terra di accoglienza, di scambio, di incontro, ma per l’Europa deve essere terra di confine invalicabile in cui i sogni delle persone vengono spezzati.  La notizia dei 40 nigeriani deportati non la leggeremo su nessun giornale, nessun servizio in tv ci racconterà dell’azione subdola e costante di eliminazione delle persone attraverso la violazione dei diritti umani.

I 40 nigeriani di Lampedusa, insieme agli altri rastrellati nel resto d’Italia andranno ad allungare la lista degli invisibili che creiamo appositamente per alimentare la propaganda razzista basata solo ed esclusivamente su paure e insicurezze costruite ad hoc.

Questa è l’arma migliore per coltivare l’odio e la divisione, arma utilizzata dai governi per creare il caos sociale. Per questo comincio ad avere paura per i miei figli.

Alberto Biondo

Borderline Sicilia Onlus