martedì 1 marzo 2016

Newsletter SICILIAMIGRANTI - Febbraio 2016

  • L’implementazione del dispositivo hotspot. ancora molti minori tra i respinti
  • Identificazioni con la forza e mancanza di tutela: il caso del Pala Nebiolo di Messina
  • Nuovi migranti in arrivo, altri morti e feriti. Continua la militarizzazione degli sbarchi
  • Il dramma dei lunghi tempi di attesa: banco di prova per un’accoglienza degna che non esiste

L’IMPLEMETAZIONE DEL SISTEMA HOTSPOT E ANCORA MOLTI MINORI TRA I RESPINTI

La strada verso la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina subisce un nuovo arresto: chi approda in Italia continua a non essere considerato come vittima di un sistema di sfruttamento ma passibile di indagine. Intanto all’interno degli hotspot continua la cernita sommaria tra i migranti che possono rimanere in Europa e quelli respinti, tra controlli, mancanza di informazione e forti pressioni psicologiche, nella più totale mancanza di tutela individuale. Borderline Sicilia visita l’hotspot di Pozzallo
La continua denuncia delle prassi illegittime attuate negli hotspot e il risultato fallimentare delle operazioni di relocation non fermano l’attuazione degli accordi previsti dalla Road Map. Dopo la bocciatura di Augusta spunta la candidatura di Messina come sede di un nuovo hotspot siciliano
La disumanità insita nella gestione dei flussi migratori risulta ancora più evidente nei continui respingimenti di soggetti vulnerabili e minori, lasciati in balìa di possibili sfruttatori dallo stesso Stato che li dovrebbe proteggere. Prassi illegittime dettate da scelte politiche che antepongono gli interessi dei governi europei al rispetto di ogni diritto

IDENTIFICAZIONI CON LA FORZA E MANCANZA DI TUTELA: IL CASO DEL PALA NEBIOLO DI MESSINA

Manganelli per impartire le istruzioni durante i primi soccorsi in mare ed uso della forza per il prelievo delle impronte digitali. Mancanza di tutela e di informazione sulla possibilità di movimento, minori e vulnerabili alloggiati in un centro totalmente inadeguato. Le paure e le rivendicazioni di alcuni migranti collocati al Pala Nebiolo di Messina
Sempre a Messina, rimane preoccupante la situazione dei minori passati lo scorso ottobre dalla palestra Gravitelli. Trasferiti da centri d’emergenza ad altri di prima accoglienza, dopo mesi rimangono ancora privi dell’assistenza specifica che gli spetta

NUOVI MIGRANTI IN ARRIVO, ALTRI MORTI E FERITI. MA GLI SBARCHI SONO SEMPRE PIU’ MILITARIZZATI

Migliaia di migranti hanno attraversato il Mediterraneo approdando in Sicilia anche quest’inverno. Molti continuano a perdere la vita in mare, altri portano le ferite recenti delle violenze subite prima della partenza. Ad attenderli un apparato sempre piu’ militarizzato, che antepone sicurezza e controllo al sostegno umano

IL DRAMMA DEI LUNGHI TEMPI D’ATTESA: BANCO DI PROVA PER UN’ACCOGLIENZA DEGNA CHE NON ESISTE

Sono situazioni di desolazione ed abbandono quelle che troviamo nei Cas visitati in questo mese. Migranti, in attesa da mesi e anni, vivono in centri privi di personale competente e figure di riferimento, dove il lavoro nero diventa l’unica opportunità e spesso parte integrante nella gestione dell’accoglienza. Per tagliare i costi infatti, molti servizi sono coperti direttamente dagli  ospiti che li pagano con i soldi guadagnati dal loro sfruttamento nelle campagne   
Anche all’interno di centri Sprar spesso i progetti formativi non si traducono in possibilità di un effettivo inserimento sul territorio e all’interno del contesto lavorativo locale. I lunghi tempi di attesa per i documenti legano il futuro dei profughi a prassi burocratiche amministrative infinite, tanto più esasperanti quanto più scarse sono le opportunità di interazione con la comunità circostante  e la possibilità di costruirsi un futuro in Italia
Fare rete è uno dei primi passi per creare un’effettiva integrazione. Borderline visita Villa Sergio di Caltanissetta, una struttura d’accoglienza per persone affette da HIV, facendo conoscere la rete CICA che riunisce tutte le comunità alloggio per persone sieropositive che può diventare un riferimento nella regione


Volete abbonarvi gratuitamente alla nostra newsletter mensile? 
Inviate una e mail a borderline-sicilia@libero.it, con oggetto "newsletter"!