Il 3 ottobre del 2013 a mezzo miglio dalle coste di Lampedusa vicinissimo al porto, un barcone naufragava con a bordo 540 persone circa, la maggior parte di nazionalità eritrea, provocando 366 morti accertati e circa 20 dispersi. Pochi giorni dopo la tragedia veniva votato al Parlamento Europeo “Eurosur”, un sistema di sorveglianza delle frontiere marittime e terrestri dell’Ue con uso di droni. In pochi mesi veniva lanciata la missione militare Mare Nostrum, alla quale avrebbe fatto seguito la missione Triton, coordinata dalla famigerata agenzia Frontex, con sede centrale nella nostra città . Da allora le tragedie nel Mediterraneo e nei paesi europei si sono moltiplicate ( non dimentichiamo la morte di 800 persone la notte del 18 aprile scorso); una nuova apartheid sta blindando i confini della fortezza Europa e le criminali politiche di guerra Usa-Nato-UE (vedi Irak, Afghanistan, Libia, Siria…), si stanno estendendo ai migranti, costretti alla fuga proprio da queste guerre .
La Sicilia è sempre più militarizzata: Muos a Niscemi, Sigonella, Augusta e Trapani-Birgi, che sarà nelle prossime settimane coinvolta nella gigantesca esercitazione NATO Trident Juncture . Inoltre la funzione principale di Frontex è il controllo militare dei confini europei e l’accoglienza di migliaia di richiedenti asilo è riservata al Cara di Mineo, vergognoso esperimento di segregazione nel cuore della piana di Catania. Purtroppo, strumentalizzando i tragici fatti di Palagonia forze razziste stanno aizzando la popolazione a dare la caccia ai “neri”, mentre non pochi agricoltori appaltano ai caporali il reclutamento dei migranti per 10/15 euro per 10 ore di lavoro. Da quando è stato aperto il Cara ci battiamo per la sua chiusura e per moltiplicare esperienze d’accoglienza in piccoli e medi centri per valorizzare l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti, come da anni riescono a fare in Calabria, a partire da Riace nella Locride. L’accoglienza che vogliamo costruire è quella dal basso, a partire dal momento dello sbarco, per fornire ai migranti non solo generi di prima necessità ( come siamo costretti a fare a causa della pessima accoglienza delle istituzioni catanesi) ma anche assistenza legale in difesa del diritto d’asilo europeo e per sostenere le loro lotte per conquistare il diritto alla libera circolazione in un mondo libero dalle guerre e dal razzismo.
Sabato 3 ottobre alla Palestra Lupo, in piazza Pietro Lupo
Alle ore 17,30 assemblea antirazzista con
Fulvio Vassallo Paleologo- Associazione Diritti e Frontiere
Domenico Lucano, sindaco di Riace
Aboubakar Soumahoro, portavoce Coalizione internazionale Sans Papiers , Migranti,
Rifugiati e Richiedenti asilo(Cispm), e.n. USB
Alle ore 20,30 proiezione di “Lampedusa 2013: I giorni della tragedia”
di Antonino Maggiore
Domenica 4 ottobre dalle ore 10,30
Incontro Interetnico di fronte al Cara di Mineo
Rete Antirazzista Catanese, La Città Felice, Comitato NoMuos/NoSigonella, Borderline Sicilia, Cobas Scuola, Catania Bene Comune, Rete delle città vicine