Infatti, i continui trasferimenti nei CAS di diverse province siciliane avevano determinato, di volta in volta, il cambiamento della commissione di competenza, prolungando oltre modo l’attesa per l’esame della loro domanda di asilo.
Tra maggio e giugno sono stati convocati tutti e alcuni sono già in possesso del permesso di soggiorno.
Migliorata quindi anche la situazione all’interno del centro, più volte interessato da accese proteste degli ospiti.
Il centro sta assicurando il corso di italiano e che ha anche provveduto alla distribuzione di alcuni indumenti. Mentre non esiste ancora alcun servizio di assistenza legale, neppure in vista della convocazione in commissione.
Attualmente il centro ospita solo una cinquantina di persone. Molti di coloro che avevamo incontrato sono partiti per altre città, ma il centro avrebbe dato disponibilità per accoglierli nei giorni in cui dovranno tornare per sbrigare le pratiche per il ritiro del permesso di soggiorno, che verrebbe consegnato direttamente all’interno del centro.
Giovanna Vaccaro
Borderline Sicilia