venerdì 3 aprile 2015

Newsletter SICILIAMIGRANTI - marzo 2015

  • Altri morti in mare e nuove proposte del governo: chi lotta per la sopravvivenza non puo’ attendere
  • A Giarre gravi irregolarita’ nella gestione di due comunita’ per minori: difendersi da chi dovrebbe proteggere
  • Emergenza perenne e precarieta' non fanno mai rima con accoglienza. I casi di Messina, Palermo e Trapani 
  • Osservatorio razzismo e xenofobia: aggressioni in centro a Catania

ALTRI MORTI IN MARE E NUOVE PROPOSTE DEL GOVERNO: CHI LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA NON PUO’ ASPETTARE

Ancora morti e dipersi nel Mediterraneo. La notizia arriva puntuale con la ripresa delle partenze, che ormai comporta quasi automaticamente nuove vittime. Cadaveri e corpi mutilati che giungono sulle nostre coste e ci ricordano che le vite umane non si salvano con grandi dibattiti, accuse e temporeggiamenti ma agendo concretamente in difesa dei diritti e contro l’indifferenza.
Alle nuove stragi segue la reazione schizofrenica dei nostri governanti: dal rimpianto di Mare Nostrum alla proposta di Alfano di creare un pattugliamento congiunto delle coste e creare tre grandi campi profughi in Africa, con il beneplacito di Tunisia ed Egitto. Dimenticando le tragiche esperienze dei recenti campi in Tunisia, e senza riflettere sui reali motivi e le situazioni dei paesi africani che spingono i migranti alla fuga, alcuni luoghi sono ora dichiarati “sicuri”.

A GIARRE GRAVI IRREGOLARITA’ NELLA GESTIONE DI DUE COMUNITA’ EPR MINORI: DIFENDERSI DA CHI DOVREBBE PROTEGGERE

La cooperativa “Ambiente e Benessere”, che gestisce due comunità alloggio per minori a Giarre(CT), non risulta iscritta all’albo degli enti accreditati per ospitare minori. Irregolarità nel contratto di affitto dell’immobile adibito all’accoglienza, mancanza dei requisiti necessari per operare nel settore, sono le altre inottemperanze individuate dalle frequenti ispezioni predisposte dai Servizi Sociali. Nonostante questo, le comunità risultano ancora attive e al loro interno, negli ultimi mesi, si sono verificati episodi a dir poco preoccupanti, segno di una convivenza incentrata sull’addomesticamento piuttosto che su percorsi educativi di autonomia e tutela.
Giunge intanto la notizia di un’altra morte nel Cara di Mineo. Un giovane trovato accasciato dietro una delle strutture del centro, l’ennesimo caso su cui sono in corso le indagini da parte della Procura di Caltagirone. Episodi di violenza e morte si sono susseguiti negli ultimi anni, ma il Cara più grande d’Europa, nel mirino delle indagini per i fatti di “Mafia Capitale”, continua nel frattempo ad ospitare 4000 migranti, a fronte di una capienza massima di 1800, e soprattutto ad essere meta di nuovi arrivi.

EMERGENZA PERENNE E PRECARIETA’ NON FANNO MAI RIMA CON ACCOGLIENZA. I CASI DI MESSINA, PALERMO E TRAPANI

La visita dell’europarlamentare Forenza alla tendopoli del Pala Nebiolo, richiama l’attenzione sulle pessime condizioni in cui verte la struttura di cosiddetta prima accoglienza messinese. Priva di uno status giuridico e con gravi e già denunciate carenze strutturali, la tendopoli è continuamente soggetta ad allagamenti ed ovviamente esposta alle intemperie invernali. Ma ad oggi, per le decine di migranti ospitati, non si prevede ancora una soluzione alternativa.

Decisamente inadeguate e improvvisate al momento sono anche molte delle strutture di prima accoglienza del palermitano e del messinese. Ex B&B o strutture turistiche, immobili separati dalla città da strade spesso sterrate ed impraticabili, ospitano a volte anche migranti minori ed adulti in promiscuità. Diversi centri si riconvertono nell’accoglienza dei migranti senza personale qualificato, che raramente può arginare la disperazione di chi, fuggito via mare, si trova ad aspettare all’infinito e spesso perde ogni speranza 

OSSERVATORIO RAZZISMO E XENOFOBIA: AGGRESSIONI IN CENTRO A CATANIA

In pieno centro a Catania, si consumano ben due pestaggi nella stessa serata. Un giovane ragazzo maliano sfugge sanguinante all’inseguimento e agli insulti di quattro ragazzi bianchi. Soccorso da una passante, nella quasi totale indifferenza dei commercianti, fatica anche ad accettare le cure dei soccorsi intervenuti sul posto, dicendo di temere ed attendersi solo aggressioni da parte degli italiani. Circa un’ora dopo un’altra aggressione, stavolta ai danni di un senzatetto, preso a bastonate da due giovani ubriachi nella centralissima via Etnea.


Volete abbonarvi gratuitamente alla nostra newsletter mensile? 
Inviate una e mail a borderline-sicilia@libero.it, con oggetto "newsletter"!