lunedì 9 febbraio 2015

Un'altra strage

Repubblica.it - Sette profughi sono morti per ipotermia e altri quindici sono in gravissime condizioni. E' accaduto a un centinaio di miglia dall'isola di Lampedusa. I migranti fanno parte del gruppo di 105 profughi salvati nel corso della notte. L'intervento era stato chiesto nel primo pomeriggio di ieri al Centro nazionale di Soccorso della Guardia costiera di Roma, tramite telefono satellitare. Nell'area sono state anche inviate le motovedette CP 302 e la CP 305 da Lampedusa.
Il direttore sanitario di Lampedusa Pietro Bartolo sta già allertando l'elisoccorso per potere trasferire, subito dopo il loro arrivo sull'isola, i 15 profughi più gravi, con sintomi di ipotermia. I sette cadaveri verranno portati al momento a Lampedusa e poi si deciderà dove trasferire i loro corpi. Si tratta di immigrati molto giovani che non hanno retto il freddo sul gommone della Guardia costiera.

Le vittime facevano parte di un gruppo di 105 migranti che si trovava a bordo di un barcone alla deriva a largo delle acque libiche, soccorso dalla Guardia Costiera nel corso della tarda serata di ieri. Le condizioni proibitive del mare - forza 8, con onde alte anche fino a nove metri - hanno reso particolarmente difficile il soccorso e stanno ulteriormente rallentando il rientro a Lampedusa: le motovedette procedono infatti a non più di due nodi all'ora.

La richiesta di aiuto era arrivata da un telefono satellitare nel pomeriggio alla centrale operativa delle Capitanerie di Porto di Roma. Ricevuto l'Sos, sul posto sono stati immediatamente dirottati due mercantili che si trovavano in zona, il Bourbon/Argos e il Saint Rock, e contemporaneamente sono partite da Lampedusa due motovedette, la Cp 302 d la Cp 305. Arrivate sul posto attorno alle 22 di ieri sera, le motovedette hanno completato il trasbordo dei migranti in piena notte e ripreso la rotta verso Lampedusa. I medici a bordo hanno accertato la morte dei 7 migranti.

"I 366 morti di Lampedusa non sono serviti a niente, le parole del Papa non sono servite a niente, siamo tornati a prima di Mare Nostrum. E' la realtà". Lo ha detto all'Adnkronos Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, commentando la morte dei profughi. "E' la prova che Triton non è Mare Nostrum - dice ancora Giusi Nicolini - Siamo tornati indietro". E annuncia che chiederà "al più presto un incontro al Viminale per sapere come dobbiamo organizzarci in vista dell'arrivo della primavera".

L'arrivo delle 2 motovedette a Lampedusa è ritardato a causa del maltempo che sta imperversando nel Canale di Sicilia e che rende la navigazione particolarmente difficoltosa. In supporto, il Centro nazionale di soccorso della Guardia costiera, che sta coordinando le operazioni, ha inviato altre 2 motovedette: le onde sono alte fino a 8 metri e il mare è forza sette da nord ovest.


Di pomeriggio i morti aumentano: 

Immigrati: profughi morti assiderati, a Lampedusa 29 cadaveri
ADNkronos - Sono ventinove i profughi morti per assideramento dopo il trasbordo sulle motovedette e i mezzi della Guardia costiera nel Canale di Sicilia. Lo conferma all'Adnkronos il direttore sanitario dell'isola di Lampedusa Pietro Bartolo che ha accolto i 29 cadaveri al molo Favaloro. I corpi, tutti uomini, verranno adesso sistemati nella vecchia aerostazione di Lampedusa in attesa dell'ispezione cadaverica. Non potranno essere trasferiti prima di mercoledì con la nave. E' previsto per stasera invece l'arrivo dell'altra motovedetta con a bordo i superstiti del barcone in avaria a 110 miglia da Lampedusa. "Non ci risulta che ci siano altri cadaveri al momento - dice Bartolo - Speriamo che la conta dei morti si fermi qui. Non vorrei si ripetesse un'altra strage del 3 ottobre 2013".