lunedì 1 dicembre 2014

Newsletter SICILIAMIGRANTI - novembre 2014

Indice

  • DUE NOVEMBRE: RICORDARE LE VITTIME E CONTINUARE A MOBILITARSI
  • L'ODISSEA CONTINUA DEI MIGRANTI IN ARRIVO: ANCORA ALLARMANTE LA SITUAZIONE DELL'ACCOGLIENZA IN TUTTA L'ISOLA
  • NUOVI NAUFRAGI E SBARCHI. PER TROPPI E' SEMPRE SOLO "EMERGENZA"
  • LA GRAVISSIMA SITUAZIONE DEI MINORI NON ACCOMPAGNATI: L'INEFFICIENZA DELL'ORGANIZZAZIONE CHE SI TRASFORMA IN VIOLENZA
  • OSSERVATORIO RAZZISMO:LA PERICOLOSA DIFFUSIONE DI PREGIUDIZI E XENOFOBIA
  • INFO E CONTATTI

DUE NOVEMBRE: RICORDARE LE VITTIME E CONTINUARE A MOBILITARSI


La giornata del 2 novembre come occasione per  mantenere viva la memoria di tutti i defunti. Occasione per non dimenticare chi non riesce a terminare il suo viaggio ed attivarsi ancora di più nei confronti di chi parte e arriva oggi.

L’ODISSEA CONTINUA DEI MIGRANTI IN ARRIVO:ANCORA ALLARMANTE LA SITUAZIONE DELL’ACCOGLIENZA IN TUTTA L’ISOLA
A Catania, decine di migranti appena sbarcati, rimangono per settimane nella struttura sportiva del Palaspedini. Una delegazione di parlamentari in visita invoca l’intervento della Prefettura
mentre attivisti operanti sul territorio denunciano da mesi l’inesistenza di un coordinamento tra le prefetture e denunciano le condizioni inaccettabili in cui questi migranti vengono abbandonati 

Anche al centro Umberto I di Siracusa, la convivenza di migranti che si trovano in fasi diverse della loro procedura per richiesta di documenti, non permette spesso di strutturare un percorso di inserimento adueguato,specialmente per chi è in Italia da mesi

 

NUOVI NAUFRAGI E SBARCHI, PER TROPPI E’ SEMPRE SOLO “EMERGENZA” 

Intanto chi cerca una via di fuga trova spesso ancora la morte in mare. E’ del 31 ottobre la notizia dell’ennesimo naufragio di un barcone al largo delle coste libiche.Alcuni superstiti sbarcano a Pozzallo al limite della sopravvivenza 

http://siciliamigranti.blogspot.it/2014/11/89-superstiti-arrivano-pozzallo.html

e molti altri profughi li seguono nei giorni successivi, arrivando anche a Porto Empedocle ed Augusta. Trasferimenti, respingimenti e sistemazioni precarie, in centri dove dovrebbero trattenersi solo per le prime operazioni di identificazione, ma finiscono per sostarvi intere settimane

Molto critica rimane la situazione della prima e seconda accoglienza anche a Trapani.Nonostante le promesse di nuove strutture, la mancanza di un sistema di accoglienza strutturato, con ruoli e responsabilità definite, si manifesta dalla prima assistenza in banchina ai migranti ripercuotendosi in tutto il loro percorso successivo, in una continua violazione delle principali garanzie e diritti.

E ancora oggi, la principale giustificazione data dagli attori istituzionali e non, a tutto ciò, è il perenne “stato di emergenza”

LA GRAVISSIMA SITUAZIONE DEI MINORI NON ACCOMPAGNATI: L’INEFFICIENZA DELL’ORGANIZZAZIONE CHE SI TRASFORMA IN VIOLENZA

E’ancora molto critica la situazione dei minori migranti. Gia’ da quest’estate il sistema di accoglienza si è rivelato improvvisato e spesso inesistente, costringendo giovani ragazzi a rimanere in sospeso tra continui trasferimenti e attese

In molti casi non vengono garantite le tutele previste dalla legge e si lasciano ragazzi giovanissimi, e spesso quindi più vulnerabili, abbandonati a sè stessi. Pratiche gestionali che si trasformano in oppressioni quotidiane e violenza strutturale nei confronti di chi non ha voce.

Ad Augusta vengono chiuse le ex scuole Verdi, l’edificio fatiscente dove da aprile vivevano un centinaio di minori in totale precarietà. Ma anche il loro trasferimento in una nuova struttura non elimina le attese imputate all’ “emergenza”

OSSERVATORIO RAZZISMO: LA PERICOLOSA DIFFUSIONE DI PREGIUDIZI E XENOFOBIA

Il radicamento di pregiudizi e idee razziste rimane purtroppo diffuso anche tra chi è deputato all’ “accoglienza” ed al dialogo con i migranti, mettendo seriamente a rischio in alcuni casi la loro possibilità di essere tutelati. Ne è un esempio la situazione vissuta in un centro di prima accoglienza del trapanese
Un clima di ostilità fomentanto spesso da cittadini pronti a strumentalizzare il fenomeno migratorio per evitare di affrontare le vere cause della “crisi”, ed in grado di condizionare pesantemente l’opinione pubblica con feroci campagne mediatiche e non. Succede a Scicli, dove un movimento locale raccoglie ben 700 firme contro l’apertura del centro Meditteranean Hope, un progetto di accoglienza e solidarietà promosso dalle Chiese Valdesi e Metodiste

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