Che qualche parlamentare si sia accorto delle vergognose condizioni dell’accoglienza nella nostra città non può che farci piacere; da settimane seguiamo la situazione dei 61 migranti al Palaspedini e già da tempo denunciamo l’inadeguatezza delle palestre per accogliere, anche per pochi giorni, i migranti appena sbarcati; in alternativa abbiamo proposto di utilizzare gli ospedali in disuso.
Come al solito, in queste settimane abbiamo verificato le pessime condizioni igieniche e la grave insufficienza di vestiario (ancora ciabatte estive in plastica) e di coperte; inoltre da mesi rivendichiamo che basterebbe poco, anche economicamente, per alleviare l’ansia dei migranti, non di rado sopravvissuti a naufragi, di non potere comunicare ai loro parenti che sono arrivati vivi in Italia; basterebbe una postazione internet e qualche scheda di telefonia internazionale, cosa a cui, in minima parte, abbiamo provveduto con donazioni volontarie e distribuendo dizionarietti.
In merito ai minori non accompagnati che hanno fatto le istituzioni preposte per garantire, dopo quasi un mese, una sistemazione adeguata? Le Prefetture potrebbero coordinarsi fra le provincie o regionalmente, invece si scopre che a Catania ci sono realtà con posti disponibili che non sono state nemmeno interpellate.
Ancora stamattina, tutti gli ospiti del Palaspedini si trovavano nella struttura, compreso i 22 minori non accompagnati provenienti dal Senegal, Ghana, Zambia, dal Bangladesh e dalla Nigeria ; il degrado è lo stesso dei giorni passati mentre il nervosismo per l’incerto futuro cresce come lo stato di depressione di tanti ragazzi che alle 11 dormivano ancora in preda, come hanno riferito gli amici, a un profondo malessere.
2/11/2014 Rete Antirazzista Catanese
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siciliamigranti è una finestra sulla situazione dei migranti in Sicilia. E' il blog di un progetto di monitoraggio e pronto intervento in risposta alle politiche migratorie, contingenti ed emergenziali, messe in atto dal governo italiano per gestire l'arrivo dei profughi provenienti dalla regione del Maghreb e dalla Libia.