domenica 3 agosto 2014

Newsletter SICILIAMIGRANTI - luglio 2014

ü      ANCORA NAUFRAGI: PIÙ DI 200 CADAVERI IN MARE
ü      CONTINUANO GLI ARRIVI E GLI SBARCHI SULLE COSTE SICILIANE
ü      LO STATO EMERGENZIALE DELL’ACCOGLIENZA NEI CAS E LA CONDIZIONE DEI MINORI NON ACCOMPAGNATI
ü      LE VIOLAZIONI DELLA PRIMA ACCOGLIENZA: POZZALLO, COMISO E I CENTRI INFORMALI DI CATANIA E MESSINA
ü      BORDERLINE SICILIA PREMIATA AD EUROMEDITERRANEA 2014

ANCORA NAUFRAGI: PIÙ DI 200 CADAVERI IN MARE

Aumenta il numero dei morti in mare durante il mese di luglio, l’efficacia dell’Operazione Mare Nostrum inizia a vacillare di fronte alle partenze sempre più frequenti dall’Egitto e dalla Libia, spesso su imbarcazioni fatiscenti e sovraccariche. Il primo luglio la nave Grecale della Marina Militare ha rimorchiato nel porto di Pozzallo un barcone con 45 cadaveri nella stiva, morti asfissiati per la mancanza d’aria.
La chiesa di Noto e il Comune di Pozzallo hanno organizzato una veglia in ricordo delle vittime il sabato successivo, a cui hanno partecipato i superstiti insieme ai cittadini locali, mentre i funerali sono stati celebrati il 23 luglio a Pozzallo.
Oltre alle salme recuperate, nel Mediterraneo continuano ad affiorare corpi senza vita dimenticati, parenti e amici che nessuno potrà più rivendicare. Nel Golfo di Gabes, in Tunisia, riaffiorano parti di resti umani portati a riva dalla corrente.
Sabato 19 luglio arrivano al porto di Messina 569 migranti, tratti in salvo a 65 miglia a sud di Lampedusa dal mercantile danese Tom Lotte. I deceduti in mare, che inizialmente sembrava fossero trenta, si sono rivelati in realtà 181, molti dei quali uccisi a colpi di bastone, a coltellate o rimasti intrappolati nella stiva.
A sole 24 ore di distanza sbarcano a Palermo 61 persone provenienti dall’Africa sub sahariana, tra loro anche i cinque morti dell’ultimo naufragio.

CONTINUANO GLI ARRIVI E GLI SBARCHI SULLE COSTE SICILIANE
Gli sbarchi intanto si sono susseguiti senza sosta in tutti i porti siciliani. A Lampedusa l’8 luglio sono approdate due navi, in maniera del tutto autonoma, per un totale di 500 persone,
ma sull’isola, a partire dall’inizio dell’operazione Mare Nostrum, gli arrivi sono nettamente diminuiti. I pescatori dell’isola, placatasi la polemica dovuta al naufragio del 3 ottobre scorso, hanno ricevuto il premio “Colomba d’oro per la pace”,
mentre l’associazione “Askavusa” ha scritto una lettera di solidarietà agli abitanti per il disarmo dell’isola:
Maxi sbarco il 16 luglio a Trapani, dove la nave “Etna” ha condotto 1171 migranti tratti in salvo nel Canale di Sicilia.
Il 27 luglio sono arrivati al porto di Pozzallo 305 migranti, di cui moltissimi minorenni.

 LO STATO EMERGENZIALE DELL’ACCOGLIENZA NEI CAS E LA CONDIZIONE DEI MINORI NON ACCOMPAGNATI  
Si continua a registrare in tutte le province siciliane l’affiorare senza sosta di nuovi centri di accoglienza straordinaria, dove spesso la qualità del servizio cede il posto al profitto che molte cooperative ottengono ospitando il maggior numero di migranti possibile.
È il caso dei CAS in provincia di Palermo, le cui mancanze vanno dalla trascuratezza nel gestire i problemi di salute dei minori alla frustrazione degli operatori umiliati e sottopagati,
e di Trapani che, con ben trenta CAS,  detiene il record di centri di accoglienza improvvisati.
Intanto a Caltanissetta cinquanta dei migranti ospiti della struttura Madre Speranza organizzavano una protesta di fronte alla Prefettura per denunciare le vessazioni subite all’interno del centro e rivendicare la propria dignità.
A svuotarsi rapidamente per volontà degli stessi immigrati è il centro di accoglienza per nuclei familiari di Città Giardino, dove spesso le famiglie di siriani non restano più di un paio di giorni pur di continuare il proprio viaggio verso il nord Europa e non restare intrappolati nel limbo del Sistema Dublino.

L’accoglienza di minori non accompagnati non dovrebbe limitarsi a garantire loro vitto e  alloggio, ma anche a supportarli e tutelarli durante il percorso che consente loro di iniziare una nuova vita. Questo però non sempre avviene, capita che alcuni ragazzi escano la sera e non facciano più rientro, questo anche a causa dei luoghi inadatti in cui vengono accolti e alla scarsità e inadeguatezza del personale impiegato.


LE VIOLAZIONI DELLA PRIMA ACCOGLIENZA: POZZALLO, COMISO E I CENTRI INFORMALI DI CATANIA E MESSINA
Particolarmente critico si è rivelato il cambio di rotta avvenuto al CPSA di Pozzallo: mentre fino a pochi giorni fa i migranti vi erano trattenuti per periodi di gran lunga superiori rispetto a quelli destinati alla prima accoglienza, ultimamente i trasferimenti avvengono in maniera tempestiva verso la succursale sita nelle campagne di Comiso, dove sono stati istituiti ponti aerei verso altre regioni d’Italia.

A Catania grave preoccupazione ha destato lo stato di abbandono dei migranti al Palaspedini, palazzetto dello sport accanto allo stadio Cibali, dove periodicamente vengono ospitati gli stranieri sbarcati al porto. Un centinaio di migranti arrivati a Catania il primo luglio è rimasto chiuso nel palazzetto per più di una settimana, senza vestiti né cibo, e nessuno che dicesse loro dove sarebbero stati trasferiti.
Ad essi si sono aggiunti altri 70 persone sbarcate a Catania il 9 luglio e 108 arrivate il 16 luglio, per un totale di 170 persone, di cui diversi minori, lasciate in condizioni igieniche al limite della decenza.

Agghiacciante inoltre la condizione di alcuni migranti sbarcati al porto di Augusta, lasciati nudi all’aperto senza distinzioni di sesso e di età.

Migliore sembra invece la gestione del Palanebiolo di Messina, dove Borderline Sicilia si è recata per una visita autorizzata all’inizio di luglio.

BORDERLINE SICILIA PREMIATA AD EUROMEDITERRANEA 2014
Borderline Sicilia Onlus è stata premiata all’edizione del 2014 di Euromediterranea, organizzata dalla fondazione Alexander Langer.



Volete abbonarvi gratuitamente alla nostra newsletter mensile? 
Inviate una e mail a borderline-sicilia@libero.it, con oggetto "newsletter"!