
Le versioni sono alquanto discordanti sui tempi d'affondamento del barcone, sui tempi dei soccorsi e sulla quantità delle vittime. Da mesi l'operazione Mare Nostrum si è alquanto ritirata dal pattugliamento nei pressi delle acque territoriali libiche ( il governo italiano, oltre ad istruire militari libici, che rapporti mantiene con le istituzioni libiche, dopo aver contribuito con i bombardamenti partiti da Trapani-Birgi e da Sigonella ad esportarvi la “democrazia”?)

Sono le politiche governative ed europee le principali responsabili: se si fosse riconosciuta la
protezione umanitaria di 1 anno a tutti/e coloro che fuggono dalle guerre (come è avvenuto per gli irakeni ed afghani ), in poche settimane migliaia di richiedenti asilo avrebbero potuto ricongiungersi ai propri familiari in altri paesi europei. In base all'ottusa applicazione della convenzione di Dublino, i/le richiedenti asilo, una volta iniziata la procedura in Italia, devono attendere oltre un anno per vedere esaminata la propria richiesta e nel megaCara di Mineo a migliaia vengono parcheggiati a tempo indefinito.
L'anno scorso numerose associazioni antirazziste, dopo il naufragio del 10 agosto e la morte di 6 migranti nella Plaia di Catania, lanciarono la campagna nazionale per il diritto d'asilo europeo, per iniziare la procedura nel luogo dello sbarco e concluderla nel paese europeo prescelto; se il diritto d'asilo europeo ed i canali umanitari fossero stati riconosciuti, tante tragedie (fra cui proprio il naufragio del 12 maggio) sarebbero state evitate.
Facciamo appello alla società civile ed ai media a sottoscrivere l'appello per il diritto d'asilo europeo
http://www.meltingpot.org/Appello-per-l-apertura-di-un-canale-umanitario-fino-all.html#.U4XLmyhn0is
ed a sostenere le iniziative che le associazioni antirazziste siciliane, che hanno promosso la Carta di Lampedusa http://www.lacartadilampedusa.org/doku.php?id=italiano, stanno costruendo.
Mai più naufragi- Diritto d'Asilo Europeo per non morire!
Rete Antirazzista Catanese