martedì 15 aprile 2014

Migrante morto a Siracusa, il caso in Parlamento. Interrogazione ad Alfano e Lorenzin

Redattore Sociale - Si chiede di far luce sul caso e di avviare iniziative urgenti “per garantire strutture sanitarie adeguate per far fronte alle emergenze sulle coste siciliane”. Primo firmatario Khalid Chaouki, ma hanno aderito già molti deputati dell’interguppo Immigrazione e cittadinanza.ROMA – Fare luce al più presto sulle cause del decesso  e spiegare  quali iniziative urgenti il ministero della Salute e quello dell’Interno intendano avviare “al fine di garantire strutture sanitarie adeguate per far fronte alle emergenze sulle coste siciliane”. Il caso del giovane migrante di 29 anni morto nel centro di accoglienza di Siracusa arriva in Parlamento, con un’interrogazione al ministro dell’Interno e al ministro della Salute, depositata oggi dall’intergruppo parlamentare Immigrazione e cittadinanza. Primo firmatario è il coordinatore Khalid Chaouki, ma sono tanti i deputati ( soprattutto di Pd e Scelta Civica) che hanno aderito. Tra i primi: Antonino Moscatt, Giuseppe Guerini, Fucsia Nissoli Fitzgerald, Laura Coccia, Milena Santerini, Sandra Zampa, Delia Murer, Luisella Albanella, Marco Fedi, Mario Marazziti, Gianna Malisani, Laura Garavini, Vanna Iori.
“Apprendiamo dall’agenzia giornalistica Redattore Sociale che, in data 14 aprile, all’interno del centro di accoglienza Umberto I di Siracusa, sarebbe avvenuto il decesso di un giovane migrante nato in Gambia nel 1985 e arrivato sulle coste siciliane l’11 Aprile 2014, con uno degli ultimi sbarchi – si legge nel testo dell’interrogazione - a dare la notizia del decesso sarebbe stata l’associazione “Borderline Sicilia” con un comunicato pubblicato sul loro sito, dal quale si evince che già al momento dello sbarco, sul molo del porto lo scorso 11 aprile, il ragazzo accusava evidenti problemi medici con forti disturbi alla vista ed era stato pertanto immediatamente segnalato dagli operatori dell’Organizzazione internazionale delle migrazioni come caso vulnerabile. Nonostante lo stato di malessere evidente al momento dello sbarco, il ragazzo sarebbe stato collocato ugualmente all’Umberto I di Siracusa, un centro di prima accoglienza senza alcuno status giuridico definito, né personale adeguato all’accoglienza di soggetti vulnerabili, specie nel caso di persone con seri problemi di salute; sempre secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, il giovane sarebbe giunto in pieno arresto cardiocircolatorio nel polibus di Emergency che staziona fuori dal centro e lì sarebbe morto”. L’interguppo chiede quindi  “quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano adottare al fine di far luce sui fatti riportati, nonché se e quali iniziative intendano adottare al fine di garantire strutture sanitarie adeguate per far fronte alle emergenze sulle coste siciliane”.