Oltre a tali problematiche – che nei giorni scorsi avevamo rilevato da diverse interviste effettuate nei pressi del centro – ciò che preoccupa maggiormente i migranti è la possibilità di rimanere molto tempo all’interno di tale struttura dato che, molti di loro, sono perfettamente a conoscenza di quanto lunghi potranno essere i tempi di attesa per la convocazione da parte della Commissione territoriale competente per l’istanza di protezione internazionale. Tale timore dipende inoltre dalle rassicurazioni, puntualmente smentite, di una breve permanenza dell’ordine di due-tre giorni ricevute al momento del trasferimento. Un consistente numero di migranti riferisce, infatti, di essere arrivato al centro lunedì 28 ottobre. Ad ogni modo ciò che è palese è che tale struttura non è assolutamente idonea alla funzione di centro di accoglienza soprattutto se la permanenza dei migranti si protrae oltre le 24-48 ore. Sarebbe auspicabile un immediato trasferimento dei migranti presso strutture idonee ma tale prospettiva appare, al momento, lontana o quanto meno di difficile programmazione. Ciò lo abbiamo dedotto anche dall’affermazione di una dirigente della questura di Ragusa presente oggi al palazzetto dello sport, la quale, sollecitata sull’argomento trasferimenti, ha affermato che gli ordini vengono dall’alto e che la gestione dei trasferimenti è legata ad una realtà in costante evoluzione. Un segnale di tale evoluzione, in effetti, lo avevamo già registrato, nostro malgrado, qualche giorno addietro. Mentre ci trovavamo sul lungomare di Pozzallo, nei pressi del CPSA, a rilevare da alcuni migranti le voci circolanti all’interno dell’hangar in merito ad una possibile chiusura – causa inverno incombente - siamo stati calorosamente interrotti da due ragazzi del Gambia. Li avevamo conosciuti circa un mese prima a Siracusa quando erano “ospiti” dell’ex istituto educativo Umberto I. Da alcuni giorni sono stati trasferiti al CSPA di Pozzallo ma, adesso come allora, sono in attesa di formalizzare l’istanza di protezione internazionale. La sensazione è quella di assistere più che ad un’evoluzione ad una rotazione dei trasferimenti. Quali sono le pedine è evidente ma chi tira i dadi? E l’obiettivo del gioco qual’è? Quello che è sicuro è che tale stato di cose, crea appositamente un'emergenza, e sulle emergenze create ad hoc ci sono i soliti noti che ci lucrano e che ci costruiscono le paure, come sta succedendo a Pozzallo in questo momento. Anche Forza Nuova è scesa in campo per strumentalizzare a fini razzisti una situazione che ha precise responsabilità istituzionali.
http://www.ragusaoggi.it/37914/pozzallo-gli-immigrati-spadroneggiano
La redazione di Borderline Sicilia