giovedì 18 luglio 2013

DOPO IL PAPA, LA RABBIA DI LAMPEDUSA “GOVERNO IMMOBILE: CAMBI LA BOSSI-FINI”

Siciliainformazioni - “Se il governo vuole fare qualcosa di concreto per Lampedusa può e deve farlo subito, invece di continuare a discutere della questione immigrazione in termini ideologici e non concreti”. Lo dice al sito dell’Anci il sindaco di Lampedusa, Giuseppina Maria Nicolini, che solo l’altro ieri ha dovuto gestire l’ennesimo sbarco di migranti sull’isola.
“Tutti parlano ancora di ‘emergenze’ a Lampedusa – afferma – mentre per noi gli sbarchi sono la normalità: con questo problema ci conviviamo ogni giorno, e non mi pare che siano ancora arrivati segnali chiari dal governo, se non appunto la dichiarazione di buone intenzioni del premier. Una dichiarazione che va tradotta subito in fatti concreti: il cambiamento della Bossi-Fini con l’abolizione di tutte le norme sull’immigrazione; del decreto sicurezza Maroni, con l’abolizione dei Cie e la modifica della logica dei mega centri di permanenza”.

Ma soprattutto, per il sindaco, “i Comuni vanno coinvolti, perche’ e’ proprio sui territori che il fenomeno maggiormente incide. Per questo non ha senso la logica dei centri extraterritoriali, per entrare nei quali il sindaco deve chiedere l’autorizzazione, ad esempio”.

L’EMERGENZA. E intanto, si può nuovamente definire una situazione di “emergenza”, quella che riguarda il Canale di Sicilia. In meno di 24 ore sono stati piu’ di 700 i migranti soccorsi. Nel primo pomeriggio di ieri tre richieste di aiuto provenienti da un telefono satellitare – pervenute alla centrale operativa della Guardia costiera di Palermo – segnalavano tre imbarcazioni alla deriva nel tratto di mare compreso tra le 70 e le 120 miglia a sud dalla costa lampedusana. Verso le imbarcazioni sono stati dirottati tre mercantili in navigazione nelle vicinanze, la nave “Peluso” della Guardia costiera e la Sirio della Marina Militare.

In aggiunta, da Lampedusa sono state inviate altre due motovedette. Alle 18.30 la “Sirio” ha raggiunto la prima imbarcazione: a bordo 31 migranti tra cui 4 donne, tutti di origine subsahariana. Alle 19.30 la “Peluso” ha affiancato la seconda unita’, un gommone di circa 10 metri, recuperando 89 persone, di cui 16 donne e un neonato, tutti successivamente trasferiti nel porto di lampedusa. Alle 20.15 l’elicottero della Sirio ha intercettato il terzo natante, un gommone alla deriva con 69 persone a bordo tra cui 7 donne. In soccorso e’ giunta una motovedetta della Guardia costiera che dopo aver recuperato a bordo gli stranieri ha raggiunto Lampedusa alle 3 della notte scorsa.

Sempre a Lampedusa, alle 9 di stamattina, sono giunte invece 188 persone – tra loro 2 donne e un minorenne – salvate da una motovedetta della Guardia Costiera e da un mezzo navale della Guardia di Finanza. Altri 100 migranti in difficolta’, che erano stati avvistati alle 18 di ieri sono stati presi a bordo della Motonave Flintermaas che attualmente sta navigando verso il porto di Lampedusa con arrivo previsto intorno alle 16.

Alle 8.35 di stamattina un mezzo aereo della Guardia costiera di Catania ha intercettato in acque libiche una imbarcazione in legno di 12 metri con circa 200 persone a bordo. Sul posto e’ intervenuta una motovedetta che ha provveduto al trasbordo di circa meta’ dei migranti. Nel frattempo un’altra motovedetta partita da Lampedusa sta giungendo per trasbordare il resto dei migranti. Infine, sempre la Guardia costiera in mattinata ha tratto in salvo 47 uomini, di origine sub sahariana, che si trovavano a bordo di un gommone di 7 metri e, al momento, si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa.