domenica 28 luglio 2013

Lampedusa, iniziati i trasferimenti

blogsicilia.it - Dei 1.171 migranti presenti nel centro d’accoglienza di Lampedusa, struttura che ne può contenere 250, 94 sono stati imbarcati sul traghetto per Porto Empedocle. Tre voli, uno effettuato alle 13.30, gli altri due previsti per le 19 e per le 24, trasferiranno in altre località 150 persone. Nel centro d’accoglienza resteranno 927 persone.
Intanto durante la mattinata sono proseguiti gli sbarchi a Lampedusa. Un piccolo gommone alla deriva con 50 persone a bordo è stato soccorso nella notte dall’equipaggio della nave Cigala Fulgosi nel Canale di Sicilia.

Tutti i migranti, tra questi 11 donne, di nazionalità ghanese, keniota, maliana e nigeriana, sono stati trasferiti a bordo di un pattugliatore della Marina Militare a causa delle scarse condizioni di galleggiabilità del natante e sono risultati in buone condizioni di salute.

L’unità, in pattugliamento nel Canale di Sicilia, dopo aver ricevuto una segnalazione da parte della Centrale operativa della Marina Militare ha avviato immediatamente le attività di ricerca che hanno portato all’individuazione del natante a circa 65 miglia nautiche a sud dell’isola di Lampedusa. La nave Cigala Fulgosi, insieme alla motovedetta della Capitaneria di porto CP 312, ha coordinato le attività di ricerca e soccorso. I migranti, una volta tranquillizzati, hanno ricevuto le cure del personale medico di bordo. L’unità ha quindi coordinato il trasferimento dei migranti sulla CP 312, che si è successivamente diretta verso il centro di accoglienza di Lampedusa.

“Fermare i mercanti di morte. La tratta di esseri umani in cerca di speranza deve avere termine. In questo senso, è auspicabile il rafforzamento di una rete di collaborazione con i principali Paesi di origine dei flussi migratori – pur nelle evidenti difficoltà delle fasi di transizione che attraversano -, al fine di impedire il commercio scellerato di esseri umani che si affidano ai mercanti di morte, cinici approfittatori di stati di emergenza”. Lo afferma in una nota il ministro del’Interno, Angelino Alfano, a proposito della nuova ondata di arrivi di barconi della disperazione verso le coste italiane.

“I morti al largo delle coste libiche e il terribile racconto dei superstiti rimarcano, infatti, la necessità – sottolinea Alfano – di una collaborazione reale tra i Paesi per impedire il susseguirsi di questi tragici accadimenti”. E l’Italia, “anche in questa occasione, si è distinta come Paese dell’accoglienza, intercettando la telefonata di richiesta di aiuto e soccorrendo prontamente i superstiti in grave difficoltà, che sono stati subito trasferiti al Centro di accoglienza e primo soccorso di Lampedusa, dove hanno trovato assistenza sotto il profilo umanitario e sanitario”. Proprio il numero complessivo delle persone tratte in salvo nelle ultime 48 ore grazie a diverse operazioni di soccorso in varie parti della Sicilia “testimonia il grande impegno del nostro Paese nel fronteggiare la fase di emergenza più critica nel periodo estivo”.