Mentre nel mare tra Lampedusa e Lampione continuano le ricerche dei dispersi del naufragio di giovedì scorso, continuano i trasferimenti dall'isola verso altre destinazioni. Ieri sera un gruppo di diciassette tunisini arrivati a Lampedusa nei giorni scorsi, sono stati trasferiti nell'hangar del porto di Pozzallo, per essere rimpatriati. Continua quindi l'utilizzo del Cspa della provincia iblea come centro di identificazione ed espulsione a tutti gli effetti, pur non avendone lo status giuridico.
Quelle che vengono messe in atto sono espulsioni collettive, e neanche le organizzazioni di Praesidium hanno accesso alla struttura, nonostante la convenzione con il ministero dell'interno.
Insieme al gruppo di tunisini c'erano anche due marocchini che sono stati trasferiti presso il Cara di Caltanissetta, e un algerino che è stato invece rinchiuso nel Cie, sempre a Pian del lago. Stanotte arriverà in Sicilia un gruppo di undici minori non accompagnati tunisini per essere collocati nelle comunità per minori.
I superstiti del naufragio di giovedì si trovano ancora nel centro di Lampedusa, ma è probabile che li aspetti lo stesso destino degli altri migranti tunisini che arrivano via mare sulle coste siciliane, ossia il rimpatrio. Ieri è stato trovato il cadavere di una donna, che dai superstiti è stato riconosciuto come facente parte del gruppo partito dalla Tunisia. Ma nessuna traccia ancora di altri corpi e nemmeno della barca.
P.O. Borderline Sicilia
siciliamigranti è una finestra sulla situazione dei migranti in Sicilia. E' il blog di un progetto di monitoraggio e pronto intervento in risposta alle politiche migratorie, contingenti ed emergenziali, messe in atto dal governo italiano per gestire l'arrivo dei profughi provenienti dalla regione del Maghreb e dalla Libia.