Sezione giuridica

Sui diritti non decide il Tar, 18 giugno 2013
IlSole24Ore - Il decreto del questore che respinge lo straniero alla frontiera decide sui diritti fondamentali del migrante, quindi il giudizio sulla sua legittimità spetta al giudice ordinario e non invece al Tar.
Le Sezioni unite civili (sentenza 15115/13, depositata ieri) intervengono a colmare una falla nella legge Bossi/Fini (decreto legislativo 286/98) stabilendo garanzie giurisdizionali piene per gli stranieri raggiunti dal decreto di respingimento alla frontiera. Il caso era stato sollevato dal difensore di un cittadino tunisino sbarcato a Lampedusa nell'agosto di due anni fa, ospitato al centro di accoglienza dell'isola e destinatario, a distanza di un paio di settimane, del provvedimento di allontanamento. continua...


Nuova strage di migranti davanti alle coste libiche. Le motovedette regalate a Gheddafi fermano i motori, 5 novembre 2012Lo avevamo detto da tempo, ma nessuno ha ascoltato. L’emergenza immigrazione deve terminare ( almeno sulla carta) entro il 31 dicembre 2012, i servizi di accoglienza vanno chiusi, dopo essere costati un patrimonio a partire dalla proclamazione dello stato di emergenza dichiarato da Berlusconi nel febbraio del 2011, degli sbarchi che continuano se ne deve parlare il meno possibile, i vecchi accordi bilaterali vanno ancora bene.
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In aumento i fenomeni di incitamento all'odio razziale in Italia.
L'Associazione Borderline Sicilia, insieme ad altre realtà associative, ha contribuito alla redazione di un rapporto sull'incitamento all'odio razziale, che ieri è stato presentato in una seduta del CERD (Comitato per l'eliminazione della discriminazione razziale dell'ONU)a Ginevra.Dal rapporto emerge un quadro preoccupante sull'aumento dei fenomeni di incitamento all'odio razziale in Italia.
Di seguito il comunicato stampa dell'Unione Forense per la tutela dei diritti umani, che ha curato il progetto.

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Provvedimento di revoca della delibera del COA di Catania sull'accesso al gratuito patrocinio dei richiedenti asilo
La delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania, a seguito della quale erano state sospese tutte le richieste di ammissione al gratuito patrocinio presentate dai richiedenti asilo - in prevalenza ospiti presso il CARA di Mineo - è stata revocata con un provvedimento dello stesso COA il 15 maggio 2012.
L'ostacolo all'accesso al diritto di difesa nei ricorsi presentati avverso i dinieghi delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale è stato rimosso a seguito dell'impugnazione del provvedimento, ritenuto illegittimo, da parte di due soci della sezione siciliana dell’Asgi (Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione) dinnanzi al TAR (tribunale amministrativo regionale) di Catania.
Si riporta di seguito il testo della delibera di revoca.




Detenuti ed ospiti nel CIE - C.A.R.A. di Caltanissetta, 29 aprile 2012
Quando anche il diritto rimane fuori dai cancelli 
Approfondimento di Fulvio Vassallo Paleologo della situazione al C.A.R.A. di Caltanissetta, LasciateCIEntrare, 27 aprile 2012 
 
1)  La visita al centro polifunzionale (CIE/CDA/CARA) di Pian del Lago a Caltanissetta
Il centro polifunzionale per gli immigrati di Pian del Lago, a Caltanissetta, comprende al suo interno un centro di identificazione ed espulsione (CIE), riaperto nel mese di marzo del 2012, un Centro di accoglienza (CDA), ed un  Centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA)[1].
Vale in pieno per il centro polifunzionale di Caltanissetta la preoccupazione segnalata nella ricerca “Il diritto alla protezione” coordinata dall’Asgi e pubblicata nel febbraio del 2012, “La parziale sovrapposizione tra C.D.A e C.A.R.A, in termini di capienza posti, non consente di conoscere con chiarezza quanti siano i posti riservati all’accoglienza dei richiedenti asilo, e, cosa ancora più rilevante, quanti siano i richiedenti asilo che hanno trovato effettiva accoglienza nei centri. continua...

Pubblicata la ricerca "Il diritto alla protezione", 14 febbraio 2012
La ricerca "Il Diritto alla Protezione"  è un ampio studio sullo stato del sistema asilo in Italia, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie al finanziamento di un progetto del Fondo Europeo per i Rifugiati 2008-2013, annualità 2009, azione 2.1.A realizzato da ASGI (capofila), insieme ad A.I.C.C.R.E  (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d'Europa), Caritas Italiana, Communitas Onlus, Ce.S.Pi. (Centro Studi politiche internazionali). continua...
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Delibera del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Catania del 7 febbraio 2012
Segnaliamo una delibera del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catania, che fa seguito ad una precedente del 2009, con la quale si sospendono tutte le istanze di ammissione al gratuito patrocinio presentate dai richiedenti asilo, ponendo al Presidente del Tribunale un quesito sull'idoneità dei documenti allegati alle istanze.
Appaiono evidenti i profili di illegittimità di un tale provvedimento, sia perchè il Consiglio dovrebbe deliberare sulle singole istanze, e non "collettivamente", sia perchè la sospensione non è un provvedimento previsto dal Testo Unico sulle spese di giustizia, e non è in alcun modo impugnabile. Si tratta inoltre un provvedimento immotivato, essendo ormai pacifico che l’attestato nominativo rilasciato dalla Questura, funge da documento d’identità per il richiedente asilo, che scappa dal proprio paese e giunge in Europa privo di documenti. 




Harraguantanamo
Ilyess, 30 anni, originario di Zarzis (Tunisia) ha documentato il suo viaggio da "harraga", clandestino, in 70 fotografie scattate col cellulare tra il 28 marzo e il 17 aprile 2011. Dalla traversata a Lampedusa, tra emergenza e accoglienza, fino a una tendopoli dove ha vissuto per 13 giorni. "Come a Guantanamo", dice lui: senza acqua a sufficienza per le docce di 700 persone, tra tentativi di fuga inizialmente negati dalle forze dell’ordine, nella costante incertezza sul proprio destino. leggi e vedi...

Incontro con il console tunisino a Palermo 17 maggio 2011
Dopo un escursus sulla sua carriera diplomatica, il Console ci racconta che lo scorso 14 maggio si e´tenuto un presidio davanti al consolato in favore della rivoluzione in Tunisia. Entrando nel vivo delle questioni relative all’emigrazione tunisina, ci riferisce che secondo Maroni sono arrivati in Italia dall’1 gennaio 2011 ad oggi circa 22, 23 mila Tunisini, a causa dei problemi di sicurezza che ci sono stati in Tunisia fino allo scorso marzo, in particolare nel mese di febbraio e marzo 2011.continua... , deutsch... 

Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3935 del 21 aprile 2011: Emergenza Umanitaria Nordafrica - Ulteriori disposizioni urgenti - Centri di Identificazione ed Espulsione Temporanei nei comuni di S.M. Capua Vetere (CE), Palazzo San Gervaso (PZ), Trapani località Kinisia leggi ordinanza...

DPCM del 5 aprile 2011 - Misure umanitarie di protezione temporanea per i cittadini provenienti dal Nord-Africa affluiti nel territorio italiano dal 1 gennaio 2011 alla mezzanotte del 5 aprile 2011 leggi...